Gli auguri di Pasqua di Don Ciotti
Cara amica, caro amico
nell’augurarti una Pasqua il più possibile serena, colgo l’occasione per ribadire l’importanza del nostro camminare insieme. È un momento estremamente difficile, questo, che chiede certo una forte speranza ma anche un maggiore impegno. Innanzitutto quello d’immaginare e delineare un futuro diverso, dove tutti siano garantiti e un male come questo, terribile, che sta uccidendo migliaia di persone, non acuisca distanze e disuguaglianze pregresse. Lo vediamo e viviamo ogni giorno nelle accoglienze e servizi tenuti aperti, sia pure con le dovute precauzioni: tante persone non possono stare a casa per il semplice motivo che una casa non ce l’hanno, sfrattate o impoverite. È necessario mettersi in ascolto del futuro, leggere le linee di tendenza per intuire quale tipo di servizio siamo chiamati a svolgere, quali politiche sociali ed economiche richiedere, quale avvenire esigere per i giovani, le famiglie, i lavoratori, i migranti, le persone detenute, il popolo della strada. Quali iniziative culturali realizzare e come stimolare una nuova coscienza ecologica affinché la “conversione” a cui esorta la “Laudato sì” non si riduca a una generica “transizione”, ma sia mutazione di cuori, coscienze, condotte. Ma come Libera dobbiamo vigilare affinché il doveroso impegno per debellare il Covid 19 non oscuri quello contro il virus della mafia, della corruzione, dell’ingiustizia. Mali che – complici l’indifferenza e l’egoismo diffusi – hanno indebolito la democrazia, avvelenato e distrutto l’ambiente, rubato risorse. Se oggi il sistema sanitario arranca – nonostante lo sforzo ammirevole di tanti medici, infermieri, operatori – e se rischiamo di trovarci a decidere tra salute delle persone e tracollo dell’economia, è perché anche questo sistema si è lasciato infettare da quei virus o ha deciso di conviverci. Sia dunque una Pasqua di Resurrezione e di cambiamento vero, sostanziale, non dettato dall’emergenza e dalla paura; rinnoviamoci interiormente con decisioni radicali, profonde, che diano cadenze nuove alla nostra vita e non solo emozioni passeggere. E anche nuove rotte al nostro costruire insieme. Insomma sia cambiamento e non adattamento momentaneo a circostanze avverse. Cambiamento verso un umanesimo della giustizia e della fratellanza. Continuiamo il nostro fare, insieme a chi fa più fatica. Un abbraccio Luigi Ciotti |