Riccardo, creatore di passione

Riccardo Sanfilippo è un nostro socio, lavora nella cooperativa Arcobaleno come responsabile d’area nelle Circoscrizioni 2-9-10 (Mirafiori e Santa Rita). A suo tempo aveva collaborato con il Gruppo Abele, aveva poi fatto altre esperienze lavorative per poi ritornare a lavorare nel sociale in Arcobaleno. Ma c’è un’altra passione nella sua vita, coltivata sin da giovane, quando ha giocato a calcio nel Venaria che allora militava in promozione. Ora questa passione lo porta a seguire le squadre dei più piccoli e a trovare in questa attività lo stesso significato di attenzione alle persone e alle relazioni che caratterizza il nostro lavoro.


Sono un istruttore di calcio – una volta si diceva “allenatore” presso l’ASD VENARIA. Scrivo queste poche righe per esprimere le mie impressioni su questa attività extra lavorativa, che tutti i mister delle società dilettantistiche, svolgono per passione e non certo per motivi economici: perché non c’è guadagno nello svolgere questa attività.

Mi occupo del settore “PICCOLI AMICI” e “PRIMI CALCI” quindi di bambini veramente piccoli, la cui età è compresa tra i 5 e gli 8 anni e le cui ambizioni calcistiche sono ancora minime. Ma sono proprio questi gli anni fondamentali per instillare in loro la passione per lo sport, lo spirito di gruppo e l’importanza del sacrificio e dell’allenamento per migliorare se stessi. Imparare già da piccoli il rispetto delle regole in campo e nello spogliatoio, sarà fondamentale per la convivenza in una squadra, insegneranno a rispettare il compagno e l’avversario.

Sacrificio è una parola importante, “pesante” forse anche troppo per un bambino ed è quindi necessario che l’istruttore ne spieghi il significato: solo attraverso l’allenamento, a volte ripetitivo, spesso difficile, si ottengono grandi risultati. Per questo motivo occorre veicolare questo passaggio con proposte accattivanti per i bambini, che passino attraverso tanti giochi vari e divertenti, che permettano di lavorare un’ora e mezzo riuscendo a far convivere fatica e divertimento, creando PASSIONE.

Essere un mister lo interpreto come un incarico di grande responsabilità, perché i piccoli calciatori ti prendono ad esempio, vedendo in te una guida, riconoscendo in te l’adulto autorevole su cui contare. Occorre sempre essere attenti verso le diverse sensibilità, essere un compagno di gioco, ma anche una figura che susciti in loro piena fiducia! È impossibile non innamorarsi delle loro risate, dei loro abbracci dopo un goal, delle inevitabili delusioni e delle vittorie personali e di squadra.

A darmi una grandissima mano per ottenere i risultati che mi prefiggo, c’è un oggetto antico che non passa mai di moda: Il pallone. Il pallone o qualsiasi tipo di palla è l’unico oggetto che non passa mai di moda, l’unico in grado di tenere il passo con i tempi, neanche la Play station è stata in grado di farlo mettere da parte, qualsiasi bambino sentirà il bisogno di colpire una palla e giocare con essa, che sia nella pallavolo, nel basket, nel baseball, nel tennis, la palla esercita la sua magia in ognuno di noi: alimentare questa magia è il mio hobby, è la passione che ho e che un istruttore deve trasmettere.

Mi permetto di dare un consiglio, anche se pare scontato, a tutti i genitori, soprattutto ai papà: regalate un pallone ai vostri figli, giocate con loro e riscoprite il fanciullo che è in voi. Non riversate sui piccoli le vostre aspettative, permettete loro di sbagliare per poi rialzarsi, una pacca sulla spalla, a volte, è più educativa di un rimprovero. Permettete loro di amare ciò che fanno senza riversare su di essi problematiche che non gli appartengono. Impariamo a fidarci dei nostri e ad affidarli con fiducia, siamo uomini e siamo stati bambini, abbiamo commesso tutti quanti errori, che ci hanno aiutato a crescere rendendoci persone migliori. La passione che metto nell’allenare i miei piccoli campioni è volta alla loro crescita in senso globale e non solo sportiva, l’empatia che cerco di creare e mantenere viva ha l’obiettivo di aiutare a crescere, insieme alle loro famiglie, gioiosi giocatori e piccoli campioni non solo di calcio, ma di tutti gli sport, soprattutto parlo di campioni nel meraviglioso gioco che è la vita. E anche io, gioco dopo gioco, cresco e imparo con loro.

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